ITABIA

 

 

 

QUALI FILIERE TECNOLOGICHE

Figura 1 - Filiera biocombustibili solidi

 

Figura 2 – Filiera oli vegetali

      

Figura 3 - Filiera bioetanolo

 

Figura 4 - Filiera biogas

 

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Un  criterio distintivo delle filiere bioenergetiche è quello riferibile al loro grado di complessità e maturità di mercato.
Vengono così definite le così dette “filiere corte” e “filiere lunghe”.

Le filiere corte sono quelle sviluppabili in ambito agricolo, a livello aziendale o di piccolo distretto. Allo stato attuale, per via di una maggiore facilità di realizzazione legata anche ad investimenti meno onerosi, le più affermate sono quelle incentrate sulla produzione a piccola media scala di energia elettrica, termica o combustibili da parte dell’agricoltore. Si verifica in tal modo un passo oltre le tradizionali produzioni agro-forestali, sviluppando l’azienda agroenergetica in grado di fornire il servizio calore, produrre in proprio energia elettrica, ecc.. In tale contesto, sulla scia del concreto interesse riscontrato, hanno raggiunto una notevole maturità di mercato le seguenti tecnologie:

Piccole caldaie per riscaldamento domestico

  • Teleriscaldamento da lignocellulosiche
  • Piccola cogenerazione (ciclo ORC) da lignocellulosiche
  • Energia elettrica e cogenerazione da biogas
  • Energia elettrica e cogenerazione da oli vegetali
  • Trigenerazione da oli vegetali

 

Le filiere lunghe (filiere agro-industriali) si basano sulla stretta relazione tra il settore agricolo e quello industriale e necessitano di un elevato livello organizzativo dal quale non può prescindere un forte coinvolgimento delle amministrazioni. Tali filiere, fortemente volute sia a livello politico sia dagli stakeholders del settore, stentano a decollare per l’assenza, fino ad oggi riscontrata, di una concreta programmazione energetica di ampio respiro. Per queste filiere difficilmente si possono immaginare scenari di crescita e sviluppo prescindendo da importanti e affidabili aiuti finanziari almeno nella fase di avvio. Un esempio emblematico della situazione attuale è quello riferibile al quantitativo di biodiesel esente da accisa il cui contingente varia di anno in anno in base alla legge finanziaria, bloccando di fatto l’impegno industriale verso la produzione di un biocarburante che tecnicamente è ampiamente maturo per il mercato. Ad oggi, nonostante le forti difficoltà menzionate, le filiere agro-industriali di maggior interesse in Italia sono quelle orientate alla:

  • produzione di biodiesel
  • produzione di bioetanolo
  • produzione di energia elettrica e calore da biocombustibili solidi e liquidi su vasta scala dimensionale.

In un prossimo futuro sarà possibile parlare di biocombustibili di terza generazione tra cui:

  • Etanolo da lignocellulosiche
  • Idrogeno da biomasse
  • BTL (Biomass to Liquid)
  • BTG (Biomass to Gas)

 

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